Borgo Angioino e Città d'Arte
Cittaducale è situata nel cuore dell’Italia, in Provincia di Rieti e si presenta al visitatore come una terra ricca di fascino. Il borgo sfoggia uno scenario particolarmente suggestivo, ricco di incantevoli panorami e rigogliosa vegetazione. Il suo territorio spazia dai rilievi del Monte Terminillo fino ad arrivare alla Valle del Salto e possiede un aspetto variegato, occupato a oriente da rilievi montani e a occidente dalla verde Piana di San Vittorino; quest’ultima è bagnata dal Fiume Velino, con acque limpide e pescose, oltre che da copiose sorgenti e da suggestivi laghetti di origine carsica, circondati da pioppi bianchi e salici.
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La Valle del Velino, nel I sec. a.C., era abitata dagli Aborigeni e dai Pelasgi, che fondarono le leggendarie città di Cutilia, Lista e Vazia. Successivamente il territorio fu occupato dai Sabini e poi dai Romani, finché le invasioni barbariche e la dominazione longobarda portarono le popolazioni del luogo ad aggregarsi per difendersi dagli attacchi esterni: così nacque Cittaducale (Civitas Ducalis), nel 1308 per volere di Carlo II d’Angiò, in onore del Principe Ereditario Roberto D’Angiò. Agli Angioini, seguì la dominazione degli Aragonesi e degli Spagnoli, fino al periodo di massimo splendore in cui ottenne il titolo di Città e divenne Sede Vescovile. Durante la signoria di Margherita d’Austria, tra il 1569 ed il 1572, divenne un centro di grande importanza economico - politica. Dopo la dinastia dei Farnese, Cittaducale tornò sotto il dominio dei Borboni di Napoli fino al 1860 , quando entrò a far parte del Regno d’Italia.
Il tessuto urbano del Borgo presenta una pianta ellittica modellata su quella del tradizionale Castum Romanum, con due strade perpendicolari che dividono quattro quartieri modulari. Inoltre sono ancora ben conservati tratti dell’antica cinta muraria con le caratteristiche torri difensive.
Il sito è articolato su quattro terrazzamenti e rappresenta il più imponente complesso archeologico del II secolo a.C., che rimase in attività fino all’epoca medievale, quando furono costruiti un mulino e la Chiesa di Santa Maria dei Cesoni, ora abbandonata.
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Cattedrale di Santa Maria del Popolo, in stile gotico-romanico edificata alla fine del ‘400, che si trova adiacente al Palazzo Vescovile.
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Palazzo della Comunità di Cittaducale, affiancato dalla Torre Civica, venne restaurato dal Vignola e nel XVI secolo ospitò la duchessa Margherita d’Austria.
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Ricette antiche della tradizione contadina e materie prime genuine sono gli elementi principali della gustosa cucina locale. A Cittaducale si possono gustare tanti deliziosi piatti, in un viaggio nel gusto alla scoperta di sapori e aromi di altri tempi!
Tipici della frazione Grotti
Tipiche della frazione di Santa Rufina
Il territorio di Cittaducale offre moltissime possibilità per attività all’aria aperta, con sentieri, percorsi naturalistici e cammini religiosi che permettono di immergersi completamente nella natura, alla scoperta di ambienti incontaminati.
presso le Falesie di Grotti
sul Monte Terminillo
sul Fiume Velino
escursionistici, pedonali, ciclabili ed equestri, come il sentiero Europeo E1 che collega le Terme di Vespasiano alla Villa di Tito
attrezzati con campi da calcetto, basket, calcio, piscina e palestra
da percorrere a piedi o in bicicletta
